Ci sono album che al primo ascolto sono orribili e che diventano piacevolmente indimenticabili al secondo , altri che piacciono sin dall'inizio ma che stancano le orecchie dopo poco . Morale della favola : ascolta un CD , levalo dal lettore e il giorno dopo riascoltalo e giudica.
Gira Roots dei Sepultura , propostomi da un amico , mi è piaciuto sin dall'inizio ... e continua a piacermi .
E' intenso , forte , crudo , da ascoltare aumentando il volume anche se sembra non essere mai abbastanza alto . E' un paio di stivali , un pacchetto morbido di Marloboro rosse, capelli lunghi, colonne di luce nel fumo intorno ad un palco immerso nella notte, un sorso di birra da un bicchiere di plastica trasparente, un passo avanti, qualcuno che si dimena e quasi ti travolge, un gesto calmo e sicuro per scansarlo, colpi di batteria che risuonano nei polmoni fino a che il fumo inspirato esce a ritmo di musica, ovvia assenza di silenzio al risveglio (con i suoni coperti dal ronzio nelle orecchie e il sapore di nicotina in bocca), un'improvvisa calma che pervade le membra prima di una scarica di adrenalina, quiete prima della tempesta, temporaneo abbandono della realtà, amnesia della quotidianità .
Traccia 16, l'album è finito, è tempo di tornare da Keruoac con Madou e gli altri Sotterranei che mi stanno aspettando ...