lunedì 5 maggio 2008

Disorder

"Il fatto è che siamo fatti così, non noi pochi, ma tutti, ci stanchiamo prima o poi di qualunque cosa e dobbiamo cambiare" ( Manoscritto in un cassetto )

Per coerenza ho cambiato template ...


Gira il live dei PJ in Verona del mitico 20 Giugno 2000 . Era forse febbraio quando comprammo i biglietti per un concerto in un arena all'aperto sicuri che sarebbe andato tutto bene e non ci sbagliammo perchè fu fantastico.Un viaggio con gente fidata e folle al punto giusto per potere fare tanto.
Son tornato da poco dall'ennesima spedizione in Germania ad una festa ( di gente che "beve anestesia e mangia dinamite" , come ha senteziato un compagno di viaggio ) vissuta senza troppi eccessi , per colpa della stanchezza , della folla immensa ma soprattutto per per l'assenza dell'euforia data dalla novità . E' stata comunque una grande esperienza , come al solito ...
Ma la mia mente è occupata da una lettura splendida appena terminata che mi ha aperto il cuore e la mente , inebriante quanto un ottimo vino rosso corposo. Tanto mi fa pensare e immensamente mi emoziona. Splendido. Mi guardo intorno e vedo appeso al muro della mia camera un dipinto di un amico recante la data '98 ... donatomi dieci anni prima di sposarsi.
Sarà la primavera ma non mi riesce di concentrarmi , sarà la voce velluata di Vedder che canta Better Man ... e le dita scorrono sulle lettere come se fossero i tasti di un pianoforte intente ad interpretare quel che c'è scritto sullo spartito e andare oltre per mostrare la differenza tra uomo e macchina a dimostrare chi comanda chi crea e chi distrugge prima che nasca qualche dubbio.Questo è il mio Dueling Bajos della scrittura e sono ancora influenzato dalla mia ultima lettura ... e procedono le note di Nothing is at is Seems , come essere contrari ? Per un attimo stavo commettendo il grave errore di scrivere quello che gli altri si aspettano . Cerco di tenere duro con il blog perchè troppe sono le cose continuo a rimandare , troppe quelle che ho lasciato in sospeso , troppi i discorsi abbandonati a metà , troppe le parole che vorrei e dovrei dire ... son tutte spade di Damocle che sento pendere pesantemente sopra di me mentre il tempo continua a scorrere ineluttabilmente inesorabile. Son da rimuovere una alla volta ...
Interrompo una canzone prima che sia finita ... sacrilegio ... ho voglia di dormire ... una birra per chi parte ...