lunedì 26 maggio 2008

crudo

Ci sono album che al primo ascolto sono orribili e che diventano piacevolmente indimenticabili al secondo , altri che piacciono sin dall'inizio ma che stancano le orecchie dopo poco . Morale della favola : ascolta un CD , levalo dal lettore e il giorno dopo riascoltalo e giudica.
Gira Roots dei Sepultura , propostomi da un amico , mi è piaciuto sin dall'inizio ... e continua a piacermi .
E' intenso , forte , crudo , da ascoltare aumentando il volume anche se sembra non essere mai abbastanza alto . E' un paio di stivali , un pacchetto morbido di Marloboro rosse, capelli lunghi, colonne di luce nel fumo intorno ad un palco immerso nella notte, un sorso di birra da un bicchiere di plastica trasparente, un passo avanti, qualcuno che si dimena e quasi ti travolge, un gesto calmo e sicuro per scansarlo, colpi di batteria che risuonano nei polmoni fino a che il fumo inspirato esce a ritmo di musica, ovvia assenza di silenzio al risveglio (con i suoni coperti dal ronzio nelle orecchie e il sapore di nicotina in bocca), un'improvvisa calma che pervade le membra prima di una scarica di adrenalina, quiete prima della tempesta, temporaneo abbandono della realtà, amnesia della quotidianità .
Traccia 16, l'album è finito, è tempo di tornare da Keruoac con Madou e gli altri Sotterranei che mi stanno aspettando ...

mercoledì 21 maggio 2008

Thoughs arrive like butterflies

Gira Ten , un dipinto musicale del '91 , era lì sotto una pila di fogli accatastati così gli ho reso giustizia. Anche i CD hanno un anima e i Pearl Jam ne hanno da vendere . L'album stava per essere sorpassato dall'unplugged dei Godsmack ma ha avuto un guizzo d'orgoglio così è riuscito a conquistarmi facendomi l'occhiolino . Inizia Alive , deve essere ascoltata ... ok è finita , posso continuare.
Prendo spunto da un post di Lou "cerco il posto dove stanno scritte le parole più belle del mondo..." aperto ad un quesito di non facile risposta , quindi estremamente stimolante : dove si possono trovare le parole ? Nei libri di autori più o meno noti , nei testi delle canzoni , sui muri delle case , nei boschi , nelle rocce , nei cieli sereni o in quelli gonfi di tempesta, nelle chiacchierate con gli amici , negli occhi di una persona ... difficile da dire ... "can't touch the bottom into the deep" ,rammenta Eddie ... ascolto Release "I hold the pain , release me !" e sono rapito perchè il quesito di Lou è anche il mio . Per fortuna arriva Frank , Dirty Frank , a vivacizzare l'atmosfera creata da Wash ! Preparo aperta la custodia dei Godsmack ... è tempo di The Other Side.
Sono pronto ad un ruggito da leoni ma vengo piacevolmente accolto da una chitarra niente male in Runninig Blind e salutato dalla voce piena di Sully Erna che presto viene seguito dagli altri ... l'atmosfera permane ... "I can't find the answer ... " , sono in buona compagnia ... resta lo spazio per un sorso di Drambuie tra le note lunghe di Touchè. Mi scappa l'occhio sulle foto riportate dietro la copertina , sono scatti in bianco e nero della sala d'incisione : campeggianno chitarre e barbe lunghe , sigarette ed anelli allora tasto il mio lobo sinistro quasi a percepire il buco lasciato dall'orecchino ... le immagini bene si adattano alle note di Keep Away ! Album davvero gustoso , scivola veloce e deciso come acqua tra le rocce ...
Ho spostato la mia sede nel Tulipano Azzurro per sfruttarne i tavoloni dove è stesa la planimetria di casa ... ( attacca Spiral con un inaspettato intro arabeggiante ) mi mancano le quote di porte e finestre ... la sala giochi mi sembra sempre più grande , spero di apprezzarla il prima possibile ...
Le note di Asleep rallentano il ritmo , il sound è rilassante e il sonno arriva dolcemente ....
Ma come si progetta un bagno ?

venerdì 16 maggio 2008

It's so easy

una porta un muro un tavolo una lampada una custodia un cd uno stereo una canzone un libro una lettera una bottiglia un bicchiere un sorso un pc un' idea un tasto un clic un testo.

giovedì 15 maggio 2008

Per riflettere

Mi ero imposto di non attaccare nulla e nessuno nel mio blog , penso per non espormi troppo o creare un caso o chissà che altro. Ma le parole di un amico mi hanno fatto pensare . Ecco un "colpo in canna" che avevo messo a parte ... parole di più di novanta anni ma ancora spietatamente vere ; esse furono , sono e saranno per me un saggio monito . Ora le voglio condividere con chi vuole.

"Odio gli indifferenti. ... L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano .
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
11 febbraio 1917"
( Antonio Gramsci - Indifferenti )

Tutti coloro i quali si accontentano di vivere nascosti dietro a falsità ed illusioni , farebbero meglio a meditare ... sono solo dei miserabili .

lunedì 12 maggio 2008

Peraz.com

"Today ?
Today is a bad day to give my recipes away .
What about tomorrow ?
I'll let you know"

... tutto il sito dal sito del Tatone ...

lunedì 5 maggio 2008

Disorder

"Il fatto è che siamo fatti così, non noi pochi, ma tutti, ci stanchiamo prima o poi di qualunque cosa e dobbiamo cambiare" ( Manoscritto in un cassetto )

Per coerenza ho cambiato template ...


Gira il live dei PJ in Verona del mitico 20 Giugno 2000 . Era forse febbraio quando comprammo i biglietti per un concerto in un arena all'aperto sicuri che sarebbe andato tutto bene e non ci sbagliammo perchè fu fantastico.Un viaggio con gente fidata e folle al punto giusto per potere fare tanto.
Son tornato da poco dall'ennesima spedizione in Germania ad una festa ( di gente che "beve anestesia e mangia dinamite" , come ha senteziato un compagno di viaggio ) vissuta senza troppi eccessi , per colpa della stanchezza , della folla immensa ma soprattutto per per l'assenza dell'euforia data dalla novità . E' stata comunque una grande esperienza , come al solito ...
Ma la mia mente è occupata da una lettura splendida appena terminata che mi ha aperto il cuore e la mente , inebriante quanto un ottimo vino rosso corposo. Tanto mi fa pensare e immensamente mi emoziona. Splendido. Mi guardo intorno e vedo appeso al muro della mia camera un dipinto di un amico recante la data '98 ... donatomi dieci anni prima di sposarsi.
Sarà la primavera ma non mi riesce di concentrarmi , sarà la voce velluata di Vedder che canta Better Man ... e le dita scorrono sulle lettere come se fossero i tasti di un pianoforte intente ad interpretare quel che c'è scritto sullo spartito e andare oltre per mostrare la differenza tra uomo e macchina a dimostrare chi comanda chi crea e chi distrugge prima che nasca qualche dubbio.Questo è il mio Dueling Bajos della scrittura e sono ancora influenzato dalla mia ultima lettura ... e procedono le note di Nothing is at is Seems , come essere contrari ? Per un attimo stavo commettendo il grave errore di scrivere quello che gli altri si aspettano . Cerco di tenere duro con il blog perchè troppe sono le cose continuo a rimandare , troppe quelle che ho lasciato in sospeso , troppi i discorsi abbandonati a metà , troppe le parole che vorrei e dovrei dire ... son tutte spade di Damocle che sento pendere pesantemente sopra di me mentre il tempo continua a scorrere ineluttabilmente inesorabile. Son da rimuovere una alla volta ...
Interrompo una canzone prima che sia finita ... sacrilegio ... ho voglia di dormire ... una birra per chi parte ...